martedì 28 dicembre 2010

Tre

Stesso giorno, secondo spettacolo.
Siamo in una casa, invitati, ormai per il terzo anno consecutivo, da un gruppo di amici over 60. Sono decisamente i nostri supporters più devoti.


A noi piace suonare nelle case. Non c'è bisogno di ingombrante amplificazione, e il cosiddetto"pubblico" è a due metri di distanza....

Abbiamo proposto un po' di canti natalizi da varie parti del mondo, e di diverse epoche.

Qui, l'inizio di "Quanno nascette Ninno"






E qui il finale, tradizionalmente "Go tell it on the mountain"



Ma è il momento di riportare al suo posto il tavolo che avevamo spostato, che in pochi secondi si riempie di cibi uno più succulento dell'altro.




Non sto a descrivere le portate, anche perchè non basterebbe il blog. Però bisogna assolutamente mostrare questo trionfo natalizio, con tanto di bambinello, di marzapane e frutta candita (attenzione: solo a guardarlo sono 1200 calorie), realizzato da un pasticciere che nulla ha da invidiare ai presepisti napoletani del 700.


Ci vuole coraggio a tagliarlo, mentre la mente oscilla tra l'acquolina e il sacrilegio, e indugia nel decidere se è l'alta pasticceria che da senso al bambinello o viceversa.
Viceversa. Il bambinello sta sopra, quasi a indicare che le cose più belle e più buone che si possano realizzare al più fanno da fieno per la venuta di Dio in terra.
Ritrovato quindi il coraggio, il marzapane viene spazzolato come si conviene, il che implica necessariamente l'assunzione, in posizione rilassata, di caffeina in quantità.


Bella serata. Un grosso grazie a chi ci ha invitato. La colletta post-spettacolo basta per una adozione a distanza.

p.s.

Una puntualizzazione: il Bambinello di marzapane è opera di suore di Erice...benedette mani!
Oggi, per controbilanciare le calorie di ieri, solo tisane...
Merins (alias contraltoatempoindeterminato)

Due

Altro giro, altra corsa.

Stavolta l'offerta per AVSI è del Centro Siciliano di Riabilitazione, e noi cantiamo per le persone ospitate, residenti e non.


Pubblico non convenzionale, ma non per questo meno caloroso. E il pubblico non convenzionale è accompagnato da operatori attenti e bravissimi, impegnati in una missione veramente ai confini della realtà.

E noi, per stare al passo, ci troviamo a non fare alcuna differenza tra prove, presentazione, inizio dello spettacolo, performance e bis.
Semplicemente, appena i primi cominciano ad arrivare, ci mettiamo a cantare, insegnando qualche ritornello che ci verrà utile in seguito. Beh, con qualche piccolo cenno di direzione.....



Stiamo facendo la novena siciliana. E sempre emozionante vedere i più anziani, tra i presenti, che cantano qualche parola con noi, come se riaffiorassero vecchi ricordi, ormai immolati agli altari televisivi.


Ci avviamo alla conclusione, con corredo di applausi benevolenti e bis.
E' ora di andare a pranzo, ma nessuno si alza. Allora continuiamo, alternando siciliano, sardo, inglese, spagnolo.
Natale in tutte le lingue, anche per chi ne ha una tutta sua.....

giovedì 23 dicembre 2010

E il palco è arrivato

Prima serata per AVSI del 2010.
Una serata tra amici, un'occasione per stare insieme, ascoltare i nostri canti e farsi raccontare da Rosalba Armando, responsabile AVSI a Novosibirsk, diciotto anni di presenza nel sociale.

Ma andiamo alle foto di scena...
Qui si ride.... ma non diremo il perchè. Si sappia soltanto che certi discorsi su umidità dell'aria e tensione delle pelli, escogitati al momento, hanno convinto il pubblico che ha benevolmente applaudito.


Ma facciamo un passo indietro.
Qui si attende l'entrata in scena. La cosa, che si protrae e lungo, da motivo alla cantante di esibirsi in pose plastiche tra gli ammirati ascoltatori dell'aneddoto
Ed ecco invece la cantante nel pieno esercizio delle sue funzioni

Qui invece, siore e siori, si ascolta il cantante impegnato in un difficile brano, voce sola e bordone di violino e fisarmonica, che richiede tutta la concentrazione possibile.

Mentre qui il cantante si scatena in un trascinante spiritual

Qui invece il poliedrico polistrumentista usa uno strumento con due sole corde (vocali) che ritiene abbastanza difficile da suonare

Ed ecco l'altra polistrumentista, in un look talmente folk che Joan Baez o Dolly Parton potrebbero andarsi a nascondere
Infine l'attento chitarrista, impegnato a bilanciare con massima serietà le modifiche che tutti gli altri, con sfrenata fantasia, apportano senza preavviso a quanto concordato

Io non so quanto questa serata contribuisce a cambiare il mondo. Ma siccome "le forze che cambiano il mondo sono le stesse che cambiano il cuore dell'uomo", ed è lì che arriva la musica, possiamo sperare.

sabato 18 dicembre 2010

Altre prove....

Bene, ci stiamo arrivando.
Non funziona niente, testardaggine diffusa, voce che va e che viene, cose appena decise che vengono immediatamente dimenticate.

Allora siamo pronti. L'adrenalina farà il resto.

mercoledì 8 dicembre 2010

Prove dell'Immacolata

8 pomeriggio, festa dell'Immacolata Concezione, appuntamento alle 15.
Manco per niente.
Alle 16 arriva un messaggino agli altri 4. Uno dei cinque. impegnato in aspre discussioni domestiche (con la moglie? il marito? i genitori? non ve lo dirò mai) dichiara via sms "casino a casa - non posso venire".

Mentre impreco furiosamente, suggerendo agli altri presenti duemilacinquecento motivi per essere furibondi (gli altri duemilacinquecento li avevano trovati da soli), chiamo il fabbricante di casini (la moglie? il marito? i genitori? non ve lo dirò mai).
Risultato: entro cinque minuti la vittima dei sopradetti casini è in macchina, alla volta del luogo in cui i restanti 4, ormai tranquillizzati, si danno a beveraggi estemporanei e alla stesura del calendario degli spettacoli, che ormai non si possono tenere solo a mente. Ci sono anche partecipazioni a ricorrenze o festeggiamenti privati. Un po' giullaresco ma va bene.

la vittima dei casini si materializza e così alle 16.30 si comincia.

Si comincia scattando la foto (serve per questo blog e per qualche foglio di sala) che, come potete vedere, non viene granchè, nonostante il pesante uso di fotoritocco.

Non importa, si prova. Quattro ore filate, la voce non ce la fa più, i segni sulle carte si fanno troppi, ognuno segna tutto e il contrario di tutto sulle carte degli altri. Ma la maggior parte dei brani comincia a prendere una forma decente.

Qui occorre ringraziare il fabbricante di casini (una moglie? un marito? uno dei genitori? non ve lo dirò mai), che oggi faceva pure l'onomastico.

Alla prossima.